Paesi vinicoli che non sapevi producessero un ottimo vino
22 Ago 2024
Quando pensiamo al vino, la nostra mente vola subito verso le dolci colline toscane, i vigneti della Borgogna o i caldi paesaggi della Rioja. Ma ci sono paesi che, in barba a ogni stereotipo, producono vini che farebbero arrossire anche il più esperto sommelier. Stiamo parlando di vere e proprie chicche enologiche che possono sorprendere anche il palato più esigente. Pronto a rimanere a bocca aperta?
Libano: il vino delle terre antiche
Pochi sanno che il Libano è una delle più antiche regioni vinicole del mondo, con una tradizione che risale a più di 5.000 anni fa. Nonostante le difficoltà politiche e sociali che il paese ha attraversato, la produzione di vino non si è mai fermata. La Valle della Bekaa è il cuore pulsante di questa produzione, dove vitigni come Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah danno vita a vini rossi intensi e complessi, con un sapore che racchiude secoli di storia.
Consiglio: Vino Libanese Musar White Jeune 2020 – Château Musar.
Georgia: non stiamo parlando degli USA
Quando parliamo di Georgia, non intendiamo lo stato americano famoso per le pesche e il bourbon, ma la piccola nazione caucasica. Con una storia vinicola che risale a oltre 8.000 anni, la Georgia è considerata la culla del vino. Uno dei metodi di vinificazione più antichi, ancora oggi utilizzato, è quello delle anfore di terracotta, chiamate qvevri, che danno ai vini un gusto davvero speciale. Non lasciarti ingannare dalla dimensione del paese; i vini georgiani, come il Saperavi e il Rkatsiteli, sono capaci di competere con quelli delle regioni vinicole più blasonate. Quindi, se pensavi che la Georgia fosse solo famosa per il suo cibo, è ora di scoprire i suoi incredibili vini.
Consiglio: Vino Georgiano Akhoebi Rkatsiteli 2022 – Our Wine.
Grecia: non solo ouzo
La Grecia non è solo mare cristallino, spiagge dorate e piatti a base di feta. Questo paese ha anche una tradizione vinicola che risale all’antichità. E mentre il mondo si era un po’ dimenticato dei vini greci, negli ultimi anni hanno fatto un ritorno trionfale sulla scena internazionale. Che si tratti di un Assyrtiko fresco e minerale proveniente dall’isola di Santorini, o di un Xinomavro tannico e potente del nord del paese, la Grecia ha una varietà di vini che non ti aspetteresti. E fidati, il vino greco sa come stupire.
Consiglio: Vino Greco Shadow Play Bianco Assyrtiko 2022 – Kamara Wines.
Sudafrica: una sorpresa dall’emisfero sud
Sebbene la sua tradizione vinicola risalga al XVII secolo, è solo negli ultimi anni che i vini sudafricani hanno iniziato a guadagnare la meritata attenzione a livello internazionale. I vini sudafricani sono un mix perfetto tra il Vecchio e il Nuovo Mondo. Qui, i vitigni classici come il Pinotage, una varietà autoctona nata dall’incrocio tra Pinot Noir e Cinsaut, regalano vini robusti e speziati, mentre il Chenin Blanc è il re dei bianchi, offrendo freschezza e versatilità. Se non hai mai provato un vino sudafricano, è il momento di farlo.
Consiglio: Vino Sudafricano Chenin Blanc Bush Vines 2022 – Mooiplaas Estate Wine.
Turchia: Oriente e Occidente si incontrano nel calice
Nonostante le difficoltà legate alla produzione e al consumo di alcol in un paese a maggioranza musulmana, la Turchia ha mantenuto viva la sua tradizione vinicola, e oggi sta tornando alla ribalta con vini che mescolano tradizione e modernità. I vitigni autoctoni come il Kalecik Karası e il Öküzgözü producono vini rossi fruttati e speziati, mentre il Narince è una varietà bianca che ti conquisterà con i suoi aromi floreali e il gusto agrumato.
Consiglio: Vino Turco Narince 2019 – Doluca.
Nuova Zelanda: la stella del nuovo mondo
Conosciuta soprattutto per il suo Sauvignon Blanc, che ha conquistato il mondo con i suoi aromi intensi di frutta tropicale e agrumi, questo paese offre molto di più. Le regioni vinicole come Marlborough e Central Otago sono diventate sinonimo di qualità, e oltre al celebre Sauvignon Blanc, la Nuova Zelanda produce anche Pinot Noir eleganti e complessi, perfetti per chi ama i rossi più delicati. In questo piccolo angolo di paradiso, la qualità è all’ordine del giorno, e ogni bottiglia racconta la storia di un terroir unico e di un popolo appassionato.
Consiglio: Vino Neozelandese Cloudwalker Orange 2019 – Cambridge Road.
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