I vini georgiani: come sono e dove poterli acquistare online

La Georgia, con una tradizione vitivinicola che risale a 6.000 anni fa, vanta il titolo di una delle più antiche regioni vinicole della storia. Gli antichi abitanti georgiani, secondo l’archeobotanica, sono tra i pionieri della viticoltura, tanto che persino il termine “vino” sembra derivare dalla parola georgiana “Gwino” (Vin-Wein-Vine-Vino).

La produzione vinicola in Georgia è associata ai kvevri o qvevri, recipienti simili a anfore. Questi vasi venivano utilizzati per la fermentazione e l’invecchiamento del vino. Le radici del vino georgiano, vinificato in questi affascinanti recipienti, affondano nelle antiche pratiche del Caucaso del Sud, dove il succo d’uva selvatica, lasciato sepolto sotto terra durante l’inverno, si trasformava in una bevanda deliziosa. Questa tradizione è stata preservata, sviluppata e raffinata nel corso dei secoli.

In Georgia, l’intero processo, dalla raccolta delle uve alla fermentazione nel qvevri, è intriso di ritualità. I qvevri vengono seppelliti, lasciando solo la sommità visibile. Questo approccio è comune sia per i vini bianchi che per quelli rossi e costituisce un patrimonio culturale riconosciuto dall’UNESCO. I qvevri, chiusi ermeticamente con tappi di legno e sigillati con la terra, possono invecchiare sotto terra fino a 50 anni.

La denominazione dei vini georgiani segue la tradizione di chiamarli con il nome della regione, del distretto o del villaggio di provenienza, simile ai vini regionali francesi come Bordeaux o Borgogna. In Georgia, esistono due metodi tradizionali di produzione del vino: il kakhetiano e l’imeretiano, che prendono il nome dalle rispettive regioni georgiane.

Il metodo kakhetiano per i vini bianchi prevede la fermentazione in qvevri dell’intera vinaccia insieme al mosto, risultando in un vino dal colore giallo scuro, tannico, con un tenore alcolico intorno ai 13-14 gradi. Nel metodo imeretiano, invece, in qvevri viene aggiunto solo il 5-10% di raspi, semi e vinaccia, producendo un vino leggermente colorato, fresco, con un tenore alcolico di circa 11-12 gradi. Entrambi i metodi prevedono una fermentazione in presenza dei raspi, con una possibile macerazione di fino a sei mesi.

Alcuni esempi di vini georgiani e dove acquistarli on-line

  • Vino Georgiano Kartli Qvevri Crazy Crazy Alive Red Shavkapito 2020 – Tevza Winery
  • Vino Georgiano Kartli Qvevri Crazy Goruli Mtsvane Amber 2020 – Tevza Winery
  • Vino Georgiano Goruli Mtsvane 2021 – Our Wine
  • Vino Georgiano Saperavi Kakheti 2021- Topuridze
  • Vino Georgiano Goruli Mtsvane 2020 – Our Wine
  • Vino Georgiano Madlieri Saperavi Mtsvane 2020 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Kisi Kakheti 2020 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Tamaris Vazi 2019 – Giorgi Natenadze
  • Vino Georgiano Tavkveri Kartli 2019 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Rkatsiteli Kakheti 2019 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Tsolikouri Vani 2019 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Chinuri 2019 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Tsitska 2020- Ramaz Nikoladze
  • Vino Georgiano Goruli Mtsvane e Chinuri 2018 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Tsolikouri Vani 2018 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Rkatsiteli Kakheti 2018 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Tsitska 2017 – Ramaz Nikoladze
  • Vino Georgiano Rkatsiteli Kakheti 2017 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Tavkveri Kartli 2016 – Pheasant’s Tears
  • Vino Georgiano Saperavi Kakheti 2020- Pheasant’s Tears
  • Vino Qvevri 2015 – Vino di Anna

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